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Il background del Sufismo

Cosa si intende con la parola "Sufi"?

La parola Sufi deriva dalla parola Araba Safa, o Saf, che significa,letteralmente puro, ad esempio puro da distinzioni e differenze. In Greco la parola significa saggio.

Il Sufismo non può essere chiamato deismo, perché il Sufi non considera Dio come un'entità separata da sé. Nè si può chiamare panteismo, perché il Sufi non vede solo l'immanenza di Dio nella natura, ma è anche consapevole dell'Essenza di Dio nell'infinito, chiamando Dio Allah, l'Informe, l'Incolore. Il Sufi non é un credente nel Dio non realizzato né un non credente nella Divinità idealizzata, e perciò si è distinto in modo uguale sia dal devoto che dal non devoto. Il Sufi non è un ateo, perché un Sufi non rifiuta né Dio né i Messaggeri di Dio.

Alla domanda:" Sei un Cristiano?" , " Sei un Mussulmano?", " Sei Ebreo?", la risposta del Sufi sarà "sì", piuttosto che "no", perché il Sufi non si oppone a nessuna religione ma simpatizza con tutte. In effetti il Sufismo non può essere chiamato una religione, perché non impone a nessuno né una fede né principi morali, ritenendo che ogni anima individuale ha i suoi principi morali più adatti a lei, e una fede che cambia ad ogni stadio di evoluzione.

Il Sufismo non è una filosofia intellettuale, perché non dipende soltanto da un freddo ragionamento, ma sviluppa una tendenza devozionale. Il Sufismo non può essere chiamato occultismo, perché il Sufi non attribuisce alcuna importanza all'investigazione dei fenomeni; osservando la brevità della vita, un Sufi la ritiene una ricerca inutile: l'aspirazione di un Sufi é soltanto Dio.

Si dice che il germe del Sufismo esista dall'inizio della creazione umana, perché la saggezza è l'eredità di tutti; quindi non si può affermare che sia stata una persona a proporlo. Esso è stato rivelato più chiaramente e diffuso più ampiamente di quando in quando durante l'evoluzione del mondo. Il Sufismo come fratellanza e sorellanza può essere rintracciato addirittura fino all'epoca di Daniele. Tra gli Zoroastriani troviamo Hatim, il Sufi più noto del suo tempo. Gli eletti di Dio, il sale della terra, che risposero senza esitazione alla chiamata di Abramo, Mosè, Gesù e Maometto, erano Sufi, e non furono soltanto seguaci di una religione ma seppero penetrare nella conoscenza divina. Riconobbero ogni messaggero di Dio, e si unirono con tutti loro. Prima dell'epoca di Maometto furono chiamati Ekuanul Safa, Fratelli di Purità, ma dopo la sua venuta, furono chiamati Sahabi Safa, Cavalieri di Purità. Il mondo li ha chiamati Zoroastriani, Cristiani, Ebrei, o mistici Islamici, e i seguaci di ogni religione li hanno rivendicati come loro. Ad esempio, un Cristiano affermava che San Paolo era Cristiano, e un Mussulmano che Shams Tabriz era un Mussulmano. In realtà Cristo non era un Cristiano né Maometto un Mussulmano, erano dei Sufi.

Nonostante il Sufismo sia l'essenza di tutte le religioni e abbia un'influenza su tutte le religioni, tuttavia può essere chiamato più giustamente il lato esoterico dello Zoroastrianesimo, dell'Ebraismo, del Cristianesimo, e dell'Islam. Ma non é puramente esoterismo Zoroastriano privo di un'influenza Ebrea, nè esclusivamente un misticismo Ebraico libero dall'influenza della Cristianità, né é interamente saggezza Cristiana non toccata dall'etica dell'Islam. Quindi é giustificabile chiamarlo il vero spirito di tutte le religioni, anche di quelle estranee ad esso come la Vedanta e il Buddismo.

Nel Sufi vediamo Zoroastro nella sua purezza, nel suo amore per la luce e nella sua adorazione di Dio nella sublimità della natura. Nel Sufi vediamo Mosè nella sua costante comunione con Dio. Nel Sufi vediamo Cristo nella sua carità e nella sua abnegazione. Il vero significato del sacramento è visibile nella vita quotidiana di un Sufi, che volentieri condivide tutto con un altro. La vita di un vero Sufi è una Bibbia aperta che tutti possono leggere. Nell'umanità di un Sufi vediamo Maometto, nella sua forza nell'affrontare la battaglia della vita e nel suo sopportare con equanimità le sue responsabilità. Il Sufismo intellettualmente è nato in Arabia, devozionalmente è cresciuto in Persia, e spiritualmente si è completato in India. Negli ultimi quarant'anni l'influenza diretta e indiretta dell'Oriente ha preparato il terreno in occidente per il seme del Messaggio Sufi. Ogni evento ha il suo tempo, ed è stato decretato dalla Volontà Suprema che Oriente e Occidente ora si uniranno nel vincolo d'amore e di saggezza che nè la politica né il commercio possono produrre, ma soltanto l'appello di Dio, il Signore sia dell'Oriente che dell'Occidente.