La speranza è una qualità talvolta dipendente dal suo obiettivo, talvolta indipendente da esso , e questi due diversi aspetti della speranza sono la causa di due nature differenti, l’ottimista e la pessimista.
Quando la natura dipendente è sviluppata rende un uomo pessimista, e quando la speranza funziona in modo autonomo, senza dipendenza, questo sviluppa ottimismo. La persona ottimista paragonata a quella pessimista potrebbe sembrare cieca, e indubbiamente, a volte è cieca.
Ma senza dubbio come le persone cieche sviluppano una capacità di fare le cose senza vista che le persone vedenti non riescono a fare, così l’ottimista può compiere delle cose senza sapere come o perché.
La speranza non può essere definita sicurezza o certezza, ma è un sentimento che, quasi con la sua sola forza, può portare sicurezza e certezza.
Una speranza dipendente dalla ragione è debole, e più è dipendente, più è debole. Senza dubbio la speranza insieme alla ragione è forte, forse più forte della speranza da sola, ma in proporzione a quanto la ragione sostiene la speranza, altrettanto la speranza dipende dalla ragione, e poiché in molti casi nella vita la ragione non riesce a raggiungere l’obiettivo della speranza, allora la speranza affonda.
Infatti, la speranza è più di una facoltà o di una qualità, la speranza potrebbe essere chiamata l’essenza della vita. Saggi e sciocchi, ricchi e poveri, forti e deboli, tutti vivono in una qualche speranza. La speranza può prolungare la vita e la mancanza di speranza può abbreviarla.
La gioia che si ottiene dalla speranza è più grande della gioia che viene dal possesso dell’oggetto sperato. Perciò in Sanscrito esiste un detto che Brama nella creazione prese miele da tutti i fiori e che questo miele era la speranza. L’interpretazione è che da tutte le cose che sono belle e che danno gioia e felicità è stata presa l’essenza e questa essenza è la speranza.
La speranza è rafforzata dalla ragione, ma si regge sulle fondamenta della pazienza, poiché è possibile che nonostante tutte le ragioni, una persona possa abbandonare completamente la speranza, se manca la pazienza.
Se usassi l’espressione poetica che le rocce e gli alberi che si trovano nei deserti e nelle foreste confidano nella speranza, questa non sarebbe un’esagerazione, perché agli occhi del mistico ogni aspetto della vita mostra di trovarsi nella speranza. Questo si può vedere meglio nella vita degli esseri umani, poiché ogni persona sembra che stia aspettando da un giorno all’altro, e di ora in ora, che arrivi qualcosa che spera che arrivi.
La perdita della speranza è peggiore della perdita della vita, e purché la speranza rimanga accanto all’uomo, anche se nessun altro rimane con lui, non ha importanza
