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Il Segreto del Respiro

E' evidente anche a chi non conosce la scienza medica che l'intero meccanismo del corpo si ferma quando il respiro se n'e' andato. Questo significa che per quanto perfetto il meccanismo del corpo possa essere, in assenza del respiro il corpo e' un cadavere. In altre parole, quello che e' vivo nel corpo, o quello che lo rende vivo, e' il respiro. E pochissimi di noi sono consapevoli di questo fatto. Andiamo avanti giorno dopo giorno, lavorando, presi dalla vita quotidiana, assorbiti nei pensieri che abbiamo, impegnati negli affari, perseguendo degli obbiettivi, e tuttavia ignorando il principio su cui l'intera vita e' basata. 

Se qualcuno dice:" La preghiera e' una cosa molto importante", la gente può pensare: " Si, forse". Se si dice: " La meditazione e' una gran cosa ", la gente potrebbe dire:" Si lo è ". Ma quando si dice:" La respirazione e' una grande segreto", la reazione è : " Perché, non ci ho mai pensato. Cos'è veramente?"

Quanto alla scienza, per respirazione si intende l'aria inspirata e l'aria espirata. Quando viene inspirata si ottiene ossigeno dallo spazio, e quando viene espirata si espelle anidride carbonica nello spazio. Quando si va ancora oltre si sa che il respiro fa funzionare i polmoni e gli organi del respiro, che i gas digestivi vengono attirati, e che si ottiene una maggiore forza digestiva. Sulla base di questo principio la gente incomincia a usare la respirazione negli esercizi fisici per rendere il corpo più sano. Da alcuni anni ormai chi utilizza la voce ha dato grande importanza al respiro. In realtà la respirazione stessa è voce, e tutta la struttura vocale dipende dalla respirazione. Poi, ancora, alcuni medici incominciano a rendersi conto che spesso molte malattie nervose, polmonari o dei vari centri nervosi,possono trarre giovamento dalla respirazione. Sembra esserci un risveglio generale alla scienza del respiro. E coloro che hanno praticato la respirazione in collegamento all’attività fisica o per il miglioramento della loro condizione particolare, malattia o debolezza, hanno riscontrato risultati stupefacenti. Questo è quanto la scienza del respiro ha raggiunto finora. 

Ma quando arriviamo al mistero del respiro, è tutt’altro campo. Il respiro percettibile che le narici possono sentire come aria che entra e aria che esce, è soltanto un effetto della respirazione. Non è il respiro. Per il mistico, il respiro è la corrente che porta l’aria fuori e porta l’aria dentro. L’aria è percettibile, la corrente no. La corrente è impercettibile. E’ una specie di magnetismo etereo, una specie di elettricità più sottile, la cui corrente entra ed esce, mettendo l’aria in movimento. Questo è ciò che il mistico chiama Nafs, che significa il Sé. Il respiro è il Sé, il vero Sé dell’uomo. Anche Atman significa anima, e in Tedesco per respiro si usa la stessa parola. Questo dimostra che se c’è una traccia dell’anima, si può trovare nel respiro. 

Naturalmente, il respiro essendo il sé, non è soltanto l’aria che si espira ma è una corrente che, secondo i mistici, fluisce dal piano fisico nel piano più interno; una corrente che scorre attraverso il corpo, la mente, e l’anima, entrando in contatto con la parte più profonda della vita e che ritorna anche indietro; una corrente continua che incessantemente entra ed esce. Questo dà una spiegazione del tutto diversa del respiro e mostra l’importanza di una cosa che pochissimi considerano importante; e ci consente di comprendere che parte molto importante del nostro essere sia il respiro, che raggiunge la parte più profonda della vita e arriva anche all’esterno in superficie, il che significa che entra in contatto con il piano fisico. 

Ma la direzione del respiro è in una dimensione che la scienza odierna non riconosce, una dimensione che è riconosciuta dai mistici come dimensione “ interiore”. 

Un giorno tenevo una conferenza in Inghilterra, e tra il pubblico c’era un noto scienziato. Dopo la conferenza venne da me e disse: “ Sono molto interessato, ma c’è una cosa che mi lascia perplesso. Non riesco a capire la parola “interiore”. Cosa significa? Nel corpo? Possiamo capire soltanto dentro il corpo”. Questo dimostra la difficoltà di arrivare a una comprensione comune tra scienza e misticismo. Un giorno sarà superata. E’ soltanto una difficoltà temporanea.

Per dare una spiegazione filosofica di questa dimensione, si può prendere come esempio la similitudine degli occhi: che cosa in questi nostri occhi può contenere un orizzonte di così tante miglia? La dimensione degli occhi è così piccola,e possono contenere un orizzonte tanto ampio. Dove viene messo? Viene messo nell’interiorità. Questo è l’unico esempio che si può dare. E’ una dimensione che non si può misurare, ma che dà spazio, che è uno spazio disponibile. Lo spazio di ricezione degli occhi non è una dimensione riconosciuta, tuttavia è una dimensione. 

Nello stesso modo c’è una dimensione della mente. Si può pensare profondamente e sentire profondamente; si può essere consci della vita ed essere consci ancor più profondamente; ma non si può mostrarla, perché questa dimensione è astratta. Se esiste una parola, può soltanto essere definita “interiore”. E attraverso questa dimensione scorre una corrente dal piano più profondo al piano fisico e lì tiene viva la vita. Questa è la ragione per cui si può dire che il respiro è l’anima e l’anima è il respiro. 

E’ importante comprendere che non si inspira come una linea retta che entra ed esce nello stesso modo, come si immagina che accada. Il vero movimento è quello di una ruota, di un cerchio; dalle narici forma un cerchio e la fine del cerchio è di nuovo nelle narici. 

Il terzo punto da comprendere riguardo al respiro è che, proprio come un filo elettrico, mostra un bagliore; e come calore e luce non si limitano a quel bagliore ma sono tutt’attorno ad esso, nello stesso modo la radiosità di questo cerchio del respiro che attraversa tutto il corpo, arriva ad ogni parte del corpo. 

Un’altra legge da osservare è che in ogni direzione la corrente del respiro vada, determina un’azione diversa e un diverso effetto. Ad esempio, contrarre e allungare, battere le palpebre, tutte questi movimenti sono l’attività del respiro che va in diverse direzioni. Così è con ogni azione normale che si fa durante la giornata. Anche tossire, sbadigliare, fare un sospiro profondo, tutti questi sono movimenti diversi del respiro. Inoltre, la capacità di mangiare e bere, la capacità di espellere tutto ciò che si ha nel corpo, sono tutti effetti delle diverse direzioni attraverso cui agisce il respiro. E se il respiro in una direzione non lavora, allora quella particolare attività del corpo si blocca. E’ una scienza che deve ancora essere esplorata da medici e scienziati. E più verrà esplorata meno si avrà bisogno di operazioni e di molte altre cose spaventose che i medici devono fare o dare ai loro pazienti. Anche la tendenza alle malattie polmonari, le doglie del parto, e la morte prematura, saranno tutte evitate quando la scienza del respiro sarà compresa a fondo dagli scienziati odierni e praticata dalla maggioranza delle persone. 

L’immagine di Dio e delle anime è quella del sole e dei suoi raggi. I raggi non sono diversi dal sole, il sole non è diverso dai raggi. Tuttavia c’è un unico sole e molti raggi. I raggi non hanno un’esistenza propria, sono soltanto un’azione del sole. Non sono separati dal sole, e tuttavia i raggi sembrano essere molti raggi diversi. Il sole che è uno da’ l’idea di un unico centro. Lo stesso accade con Dio e l’uomo. Che cos’è Dio? Lo spirito che proietta i diversi raggi; e ogni raggio è un’anima. Quindi il respiro è la corrente che è un raggio, un raggio che proviene da quel Sole che è lo spirito di Dio. E questo raggio è il segno della vita. 

Che cos’è il corpo? Il corpo è soltanto una copertura su questo raggio. Quando questo raggio si è ritirato da questa copertura, il corpo diventa un cadavere. Poi c’è un’altra copertura che è la mente. La differenza tra la mente e il cuore è la stessa che c’è tra superficie e fondo. La superficie del cuore è la mente, e la profondità della mente è il cuore. La mente esprime la facoltà del pensiero, il cuore del sentimento. Questo è un abito interno, un abito indossato dalla stessa cosa che è chiamata respiro. Quindi, se il raggio che è il respiro si è ritirato dal corpo, esiste ancora, perché ha un altro abito, ha un abito interno. L’abito esterno era il corpo, l’abito interno è la mente. Il respiro continua ad esistere, e se il respiro è andato perduto nell’abito che si chiama mente, allora c’è un altro abito ancora più sottile, chiamato anima. Perché il respiro scorre attraverso tutti e tre: corpo, mente e anima. 

Visto da questo punto di vista si capirà che l’uomo non è mai stato separato da Dio; che con ogni respiro l’uomo entra in contatto con Dio. E’ collegato con Dio dalla corrente del respiro. Proprio come la gente che attinge acqua da un pozzo, la corda in mano e il secchio d’acqua nel pozzo. Il secchio ha l’acqua, ma la corda è in mano. Finché la nostra anima è nello spirito di Dio, è il raggio del sole divino, mentre l’altra estremità è ciò che chiamiamo respiro. Noi lo vediamo arrivare soltanto fino ad un certo punto e non oltre , perché è soltanto la parte più elevata del corpo fisico che entra in contatto coi i diversi piani. Il respiro ci arriva, ma noi non vediamo l’azione del respiro. L’azione del respiro nel nostro corpo è limitata; ma in realtà questa corrente, questo respiro, collega il corpo con lo Spirito divino, collegando Dio e l’uomo in un’unica corrente. 

Anche la corrente centrale della nostra mente è respiro. Questo perché non respiriamo soltanto attraverso il corpo, ma anche attraverso la mente,e anche attraverso l’anima. Inoltre, la morte è soltanto il dipartirsi del corpo da questa corrente principale che chiamiamo respiro. Ma quando il corpo si è allontanato, la mente è ancora attaccata ad essa (la corrente del respiro), e se la mente è viva, anche la persona è viva. Questo ci fornisce la prova dell’aldilà. Molti diranno: “ Come dev’essere poco interessante vivere dopo la morte non come individuo, come corpo, ma come mente!”. Ma è la mente che ha fatto questo corpo; la mente è più autosufficiente di quanto possiamo immaginare. La mente è in una sfera in cui essa ha un proprio corpo, esattamente come questo corpo fisico appartiene alla sfera fisica. Il corpo della mente è altrettanto autosufficiente e ancora più concreto del corpo che abbiamo nel mondo fisico, perché il corpo fisico è molto limitato e soggetto alla morte e al decadimento. 

Il corpo della mente che è eterico dura a lungo, essendo meno dipendente dal cibo e dall’acqua; viene mantenuto più dal respiro che da qualsiasi altra cosa. Anche nel mondo fisico siamo mantenuti principalmente dal respiro, anche se riconosciamo pane, acqua e altro cibo come nostro sostentamento. Se solo sapessimo che pane e acqua non sono neppure la centesima parte del nostro sostentamento paragonate a quello che il respiro fa nella nostra vita! Non possiamo esistere cinque minuti senza respiro; senza cibo possiamo stare alcuni giorni. 

Dato che il respiro ha questa grande importanza, la più grande importanza possibile, e' chiaro che il modo per portare ordine e armonia al nostro corpo, per portare ordine e armonia alla nostra mente, per armonizzare la mente col corpo, e per armonizzare mente e corpo con l'anima, e' tramite il respiro. E' lo sviluppo del respiro, la conoscenza del respiro, la pratica del respiro che ci aiutano a metterci in riga, ad armonizzarci, a fare ordine nel nostro essere. Ci sono molte persone che si esercitano con il respiro senza una guida e una conoscenza adeguate. Vanno avanti anno dopo anno e raggiungono pochissimi risultati. Molti impazziscono, e molto spesso le piccole vene del cervello e del petto si rompono a causa di una respirazione sbagliata. Ci sono molte persone che hanno sperimentato il respiro senza conoscere come si respira. Si. deve essere estremamente cauti; le pratiche di respirazione si devono fare correttamente, o non si deve farle affatto. 

Non e' possibile parlare completamente di tutto ciò che si può realizzare con l’aiuto del respiro. Se ci sono uomini che vivono nel mondo odierno che mentre stanno sulla terra testimoniano i piani interiori dell’esistenza, se ce ne sono alcuni che possono comunicare realmente con le sfere più alte, se ci sono alcuni che possono convincerci della vita nell’aldilà e di come sarà, sono i maestri del respiro, e non gli studiosi di libri intellettuali. 

Gli Yogi hanno imparato moltissimo sul segreto del respiro dal serpente; questo è il motivo per cui considerano il serpente il simbolo della saggezza. Shiva, il Signore degli Yogi, ha un serpente attorno al collo come una collana. E’ il simbolo del mistero, della saggezza. Ci sono cobra nelle foreste dei paesi tropicali, in particolare in India, che dormono per sei settimane; e poi un giorno il cobra si sveglia, e respira perché è affamato; vuole mangiare. E i suoi pensieri attirano il cibo dovunque esso sia; il cibo è attirato da miglia di distanza dai suoi pensieri. Il respiro del cobra è così magnetico che il cibo viene attratto senza poter far niente; un uccello, o un cervo, o qualche altro animale viene attirato più vicino. E’ attratto in modo così forte che scende persino dal cielo, e gli cade in bocca. Il serpente non fa nessuno sforzo. Respira soltanto; apre la bocca, e il cibo gli entra in bocca. E poi riposa ancora per sei settimane. 

Il serpente, inoltre, ha una corporatura così forte che senza ali vola e senza piedi cammina. Inoltre, se c’è un animale che può essere definito l’animale più sano di tutti, è il serpente. Non è mai ammalato; prima di ammalarsi muore, eppure vive molto a lungo. Chi vive nei paesi tropicali racconta che i cobra possono vendicarsi anche dopo dodici anni. Se colpite un cobra una volta, se lo ricorderà per sempre. Questo dimostra la sua memoria, la sua mente. Anche la musica piace al cobra come piace agli uomini intelligenti. Più un uomo manca di intelligenza, meno gli piace la musica; la musica è strettamente connessa all’intelligenza. Questo dimostra che nel cobra si possono vedere tutti i simboli di intelligenza, saggezza, e di potere. 

I mistici hanno studiato la vita del cobra e hanno scoperto due cose stupefacenti. Una è che non spreca energia. Gli uccelli volano fino a quando sono stanchi, gli animali corrono qua e là. Il cobra non fa così . Fa un buco dove vive e riposa. Conosce il modo migliore di riposare, un riposo che può protrarre quanto vuole. Noi non possiamo farlo. Noi esseri umani, tra tutte le creature, siamo quelli che sanno meno sul riposo. Conosciamo soltanto il lavoro, non il riposo. Attribuiamo ogni importanza al lavoro, ma mai al riposo; questo perché non troviamo nulla nel riposo ma tutto nel lavoro. Il lavoro del riposo non lo vediamo. 

Inoltre, la naturale capacità di respirare del cobra non somiglia a quella di nessun altra creatura. Questa capacità passa come una linea retta attraverso tutto il suo corpo. La corrente che riceve dallo spazio e che lo attraversa, gli trasmette agilità, energia, radianza e potenza. Rispetto al cobra tutte le altre creature sono state fatte in modo maldestro. La pelle del cobra è morbidissima e di consistenza simile alla seta, e in un attimo può perdere la sua pelle e rinnovarsi, proprio come se rinascesse. I mistici hanno imparato da lui. Dicono: “ Dobbiamo uscire dal nostro corpo come il cobra esce dalla sua pelle; dobbiamo uscire dai nostri pensieri, idee, sentimenti, proprio come il cobra fa con la sua pelle.” Dicono: “ Dobbiamo essere in grado di respirare ritmicamente, di controllare il nostro respiro come fa il cobra. Dobbiamo essere in grado di riposare e rilassarci nello steso modo in cui può farlo il cobra. E allora sarà possibile raggiungere tutto ciò che desideriamo.” 

Come ha detto Cristo: “ Cercate innanzitutto il Regno di Dio..e tutte le cose vi saranno date in aggiunta”. Le stesse cose che vengono date in aggiunta al cobra, tutto ciò di cui ha bisogno, può essere dato in aggiunta anche all’uomo se solo non se ne preoccupasse. Come ha detto Sa’di: “ Mio sé, ti preoccupi così tanto per le cose di cui hai bisogno, ma sappi che Colui che lavora per i tuoi bisogni sta continuamente lavorando per essi. Tuttavia te ne preoccupi, perché è la tua malattia, la tua passione che ti fa preoccupare continuamente!”. 

Quando consideriamo la vita più profondamente, vediamo che è lo stesso. La nostra preoccupazione per le cose sembra che sia la nostra natura, il nostro carattere; non possiamo evitarla. Preoccuparci diventa a tal punto parte della nostra natura che se non avessimo nessuna preoccupazione dubiteremmo di essere veramente vivi! I mistici, quindi, per migliaia di anni hanno praticato il controllo del respiro, il suo equilibrio, il suo ritmo, l’espansione, l’allungamento, l’allargamento e la centralizzazione del respiro. Con esso sono stati compiuti grandi prodigi. Tutti i Sufi in Persia, in Egitto, in India sono stati grandi maestri del respiro. E ci sono dei maestri che sono consapevoli della loro realizzazione spirituale ad ogni respiro che inspirano ed espirano. Ad ogni respiro arriva la consapevolezza del loro livello di realizzazione. 

Se non è pigra, non c’è nulla che una persona che sa veramente come lavorare col respiro non possa realizzare. Di niente può dire che è impossibile. Soltanto richiede lavoro; non è solo questione di conoscere la teoria, ma ne richiede la comprensione. Per questo gli iniziati e i mistici non considerano il respiro soltanto una scienza o un esercizio; lo considerano la cosa più sacra, sacra come la religione. E per realizzare questa respirazione il maestro dà una disciplina. 

Ma c’è una grande difficoltà. A volte nei miei viaggi, quando ho parlato di queste cose, ho scoperto che le persone arrivavano con idee preconcette. Erano disposte a imparare, ma non volevano una disciplina. Ma nell’esercito c’è una disciplina; in fabbrica, in ufficio c’è una certa disciplina; nello studio all’università, ovunque c’è disciplina; tuttavia nelle questioni spirituali la gente non l’accetta; quando si arriva alle cose spirituali creano difficoltà. La considerano così poco da non voler fare nessun sacrificio. Poiché non sanno dove li porta, non hanno fede. Inoltre ci sono falsi metodi che vengono insegnati qua e là, e la gente commercializza ciò che è più sacro. In tal modo l’ideale più alto viene abbassato al più basso livello. E’ tempo che ciò che è vero sia fatto conoscere, sia studiato seriamente, sia sperimentato, e realizzato con la pratica.