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STORIA JATAKA NO 6. LE PIUME D'ORO

C’erano una volta un padre, una madre e tre figlie che vivevano in una piccola capanna nella foresta, perché erano molto poveri. Un giorno il padre annunciò a sua moglie e alle figlie: “Cara moglie e mie piccole brave figliole, devo lasciarvi per un po’ di tempo. Ma tornerò con molte ricchezze e doni meravigliosi. Le mie piccole bambine avranno tanti gioielli da mettere tra i capelli; e tutte sarete felici.”

Dopo avere pronunciato queste parole, l’uomo partì per il suo lungo viaggio.

Cammin facendo si trovò ad attraversare la foresta di notte, e incontrò una fata. “Dove stai andando, viaggiatore, a quest’ora della notte?” gli domandò. “Sto andando in cerca di fortuna,” rispose.

Senza dire altro la fata sollevò la sua bacchetta magica, toccò le sue spalle, e lo trasformò in un’oca dalle piume d’oro.

Il povero padre, ora trasformato in un’oca, volò sul ramo di un albero e pensò: “Cosa posso fare adesso per la mia famiglia? Ormai sono un’oca, non posso più andare in cerca di ricchezze, e mia moglie e le mie figlie sono molto povere.” Erano questi i suoi pensieri quando si appollaiò sul ramo dell’albero, ed era molto, molto triste.

Ma all’improvviso guardò in basso e si vide riflesso in una pozza d’acqua sotto l’albero. “Le mie piume sono d’oro!” urlò, sbattendo le ali con gioia. E volò via, verso la piccola capanna dove la moglie e le figlie lo stavano aspettando.

“Mamma, un’oca d’oro sta venendo verso di noi!” esclamarono le bambine.

Posandosi davanti alla porta di casa l’oca parlò: “Brava gente,” disse “so che siete povere, ma vedete, le mie piume sono d’oro.” E prendendo una piuma dal suo dorso, la diede loro dicendo: “Prendete questa e vendetela. Ritornerò ancora di tanto in tanto.” Detto questo tornò volando nella foresta.

La moglie vendette la piuma e ricevette in cambio molto denaro. E ogni volta che il denaro finiva, l’oca tornava per dare loro un’altra piuma.

Ma un giorno la madre disse alle figlie: “Bambine mie, quest’oca un giorno potrebbe volare via e non tornare mai più. La prossima volta che viene dobbiamo strapparle tutte le piume.”

Le bambine piansero amaramente al pensiero di tanta ingratitudine. Ciononostante, quando l’oca fece ritorno, la madre l’afferrò e le strappò tutte le piume. Derubata del suo piumaggio l’oca non era più in grado di volare e la moglie egoista la rinchiuse in una botte dandole pochissimo cibo.

Ma le piume che aveva strappato divennero immediatamente bianche come quelle di ogni altra oca, perché la fata aveva fatto un incantesimo, un incantesimo che le avrebbe rese di nuovo bianche semmai le fossero state tolte con la forza.

Dopo aver vissuto per un po’ di tempo così infelicemente nella botte, bianche piume crebbero ancora sulle ali dell’oca. Allora l’oca volò via, molto lontano in una foresta dove tutti gli uccelli erano felici e con loro visse felice per sempre.