SITO IN AGGIORNAMENTO

SITO IN AGGIORNAMENTO - Non tutte le sezioni sono disponibili per aggiornamento - nuovo sito web presto on line

Hejirat Day discorso di apertura Murshid Hidayat Inayat Khan a Katwijk 2011


Amati di Dio,

Apriamo i nostri cuori a una profonda gratitudine per il nostro Maestro che venne in Occidente, sacrificando la sua musica e l’amata India, che a quel tempo era come un secondo paradiso.

Come sappiamo, quando il nostro Maestro salpò verso l’America non conosceva nessuno. Non aveva contatti, aveva soltanto una profondissima fede nella guida divina mentre procedeva nel viaggio, per offrire questo grande Messaggio di Libertà Spirituale, che dal 1910 , la data della sua partenza dall’India,ha aiutato migliaia di persone.

Moltissime persone sono state profondamente ispirate dal Messaggio e molte, di cui non sappiamo nulla, hanno letto dei libri Sufi, e le loro esistenze sono state positivamente trasformate. Quindi siamo grati anche per tutte le benedizioni che anche noi abbiamo ricevuto, di cui non sempre siamo consapevoli. 

Ciascuno di noi ha la grande responsabilità di preservare la dignità del Movimento Sufi, perché il Movimento Sufi, fondato originariamente dal nostro Maestro come uno dei ricettacoli del Messaggio, ha anche la responsabilità di preservare la dignità ispirata dal nostro Maestro.

Naturalmente ci sono altre organizzazioni Sufi che collaborano a diffondere il Messaggio Sufi in nome della Federazione del Messaggio, e anche altri che diffondono il Messaggio ciascuno a modo loro, perché il messaggio è come il sole che ha un illimitato numero di raggi.

Ma la cosa essenziale è rimanere fedeli al Messaggio, e non dare priorità a nessuna religione in particolare. 

Il nostro maestro è stato educato in una religione, ma aprì il suo cuore a tutte le religioni, quando giunse in occidente con il grande ideale che lui chiamò “ Unità degli Ideali Religiosi”. Perciò, quando si da’ la priorità a una sola religione che si preferisce, non si è onesti verso il Messaggio Sufi. 

Il nostro Maestro ha detto: “ Agli occhi di Dio nessuno è superiore, e nessuno è inferiore; siamo tutti uguali davanti a Dio, anche i più umili tra noi”.

Alla domanda: “ Chi si occuperà del Messaggio nel futuro?” il nostro Maestro rispose: “ Dio si occuperà del Messaggio”. E aggiunse: “ A noi che siamo stati riuniti dalla provvidenza per lavorare mano nella mano per il Messaggio Divino, è stato affidato il compito molto sacro di essere la culla del Messaggio con altruismo e incrollabile fiducia nella presenza costante dello spirito guida”.

Queste storiche parole si riferiscono certamente a noi qualunque sia la nostra responsabilità, e qualunque cosa facciamo o non facciamo, quindi, la cosa importante è essere sintonizzati interiormente al Messaggero, e così non si andrà mai fuori strada. 

Che cosa possiamo fare noi? L’appello principale è di restare uniti in armonia. Ovviamente, non siamo sempre d’accordo gli uni con gli altri, ma dobbiamo avere il coraggio di rispettare anche quello che un altro pensa. Il nostro Maestro ha detto: “ Un Sufi ha due punti di vista: il proprio e il punto di vista dell’altro”. E il solo modo per trattare punti di vista diversi è essere sinceramente armonizzati alla propria coscienza.

Qualunque cosa facciamo per il Messaggio chiediamoci sempre: il Maestro sarebbe veramente d’accordo con quello che sto facendo per il Messaggio, in nome del Movimento Sufi?

Se siamo qui insieme come una famiglia, lo dobbiamo al nostro Maestro. Noi pensiamo che sia una nostra scelta, ma non siamo consapevoli che siamo costantemente indirettamente guidati. Non sempre seguiamo quella guida e corriamo dietro a un’altra guida, mentre tutto ciò che dobbiamo fare è sintonizzare i nostri cuori al Maestro. 

Dal profondo del cuore, vi ringrazio di esservi presi il disturbo di venire alla celebrazione del Giorno dell’ Hejrat. Lo state facendo in memoria del Maestro.

Murshid Hidayat Inayat Khan