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VILADAT 2015 - Il 123° compleanno del nostro Maestro

Come si possa essere meglio accordati al nostro Maestro, è una questione che viene posta spesso.

Ovviamente c’è la via del cuore, ma perché il cuore risuoni interiormente, è d’aiuto innanzitutto rivolgersi alla Storia, che descrive eventi in immagini visualizzate, ricreando così nel proprio cuore, l’atmosfera sperimentata in origine. 

Quando ci si focalizza molto indietro nella Biografia davvero insolita del nostro Maestro, si scoprono numerose tracce di una condizione Regale, oltre a una sintonizzazione Spirituale, come pure speciali talenti musicali nelle vite degli storici Antenati in India. 

Maulabakhsh, il Nonno del nostro Maestro, un grande Patriarca Spirituale e un famosissimo musicista del Palazzo Reale, era Indù di nascita, ma successivamente adottò il Sufismo. 

Maulabakhsh sposò Khatidja Bibi, una lontana antenata di Tipu il Sultano, il grande Re del Mysore, alleato di Napoleone, che divenne noto per aver incoraggiato l’attività Religiosa di tutte le Fedi, oltre a iniziative Culturali, Industriali e Commerciali. 

Khatidja Bibi, la Madre del nostro Maestro, fu data in matrimonio al famoso Musicista Indiano, chiamato Rahmat Khan, discendente di un grande mistico chiamato Jumma Sha, e anche di numerosi storici musicisti e mistici di famiglia in famiglia.

Quando ci riferiamo alla Storia del nostro Maestro, è comprensibile che i fatti si siano evoluti in modo da avere una corrispondenza con la situazione nell’ultimo secolo. Tuttavia, una delle cose più sorprendenti è stata che il nostro Maestro è stato in molti casi più moderno di quanto ci si sarebbe aspettato nel suo tempo. 

Ottenne con successo la patente di guida a Parigi, e guidò una delle vecchie Ford, che gli fu regalata da Henry Ford, in seguito a un prezioso suggerimento dato dal nostro Maestro a Henry Ford, in relazione alle procedure produttive aziendali, consigliando inoltre Henry Ford di creare strutture scolastiche, educative, e culturali messe a disposizione dei lavoratori delle fabbriche di Detroit, che immediatamente sperimentarono un’enorme crescita produttiva di successo in successo.



Il nostro Maestro fu anche uno dei primi turisti in USA a sperimentare un viaggio con uno dei primi piccoli Aerei da turismo. C’è una fotografia di questo evento storico. Queste sono solo alcune tra le tante storie insolite e, ancora una storia, ci offre un esempio molto prezioso della modestia e democrazia di un cuore sensibile.

Un giorno, quando avevo sei anni, sentendo che mio Padre stava andando a Parigi, supplicai mio Padre di portarmi con lui, dicendogli che sarei stato in grado di aiutarlo a trovare la strada, perché lui non sapeva parlare francese, mentre io ne ero capace. 

Dopo averlo implorato molto, mio Padre acconsentì, e quando uscimmo dal cancello del giardino di Fazal Manzil, ci dovemmo fermare con prudenza perché c’era un uomo che stava facendo uno scavo nella strada di fronte al cancello. Quando lo vide, mio Padre si tolse il suo copricapo Persiano, stese la sua mano accogliente, e strinse la mano all’operaio che rimase completamente sconvolto da una esperienza tanto profondamente toccante.

Molti anni dopo, mentre camminavo sulla stessa strada, un uomo anziano si avvicinò a me e mi chiese dove fosse il Re che viveva in quella casa, indicando il cancello di Fazal Manzil. Risposi che il Re che lo aveva salutato molti anni prima, non era il Re di un palazzo; era il Re del cuore di centinaia di discepoli. L’anziano uomo allora confessò che non sapeva né leggere né scrivere , che non credeva in Dio e che non era mai andato in Chiesa, ma la luce brillante che vide negli occhi di quel Re era costantemente con lui, e lo aveva guidato per tutta la sua vita. 

Mentre ricordavamo l’evento accaduto molti anni prima quando ero un bimbo di sei anni, e quando l’anziano stava facendo uno scavo quel giorno di fronte al cancello, e mio Padre gentilmente lo salutò, quest’uomo anziano scoppiò in lacrime, mentre ci abbracciavamo al pensiero di quel Re. Mantenemmo un contatto fino allo scoppio della guerra.

Questo episodio è sempre stato una preziosa lezione e un ammonimento a ricordare le parole del nostro Maestro che disse: “ Come possiamo sapere chi è spirituale, e chi non lo è. Forse il più umile tra voi tutti in questa sala è il più spirituale di tutti”.

Oggi celebriamo la nascita del nostro maestro. E’ un giorno felice. Nel passato, veniva celebrato a Suresnes con grande gioia durante la Summer School. Il Salone Sufi veniva ricoperto di fiori, soprattutto rose gialle, offerti da ognuno dei centinaia di Sufi che arrivavano da paesi molto lontani per quell’evento annuale, sebbene allora non ci fossero aerei, e il treno ci mettesse 14 ore da Amsterdam a Parigi.

Occorreva un visto Belga e Francese per attraversare il Confine, e all’arrivo, si era ricoperti della polvere del fumo del treno. Gli Americani viaggiavano con una nave che ci metteva giorni e giorni da New York al Porto di Calais, e poi ancora un treno e vecchi tram da Parigi a Suresnes. Ma la scomodità del viaggio non era un sacrificio per loro. 

In quella giornata speciale, i Mureed sentivano molto intensamente la radianza spirituale del Maestro, e apprezzavano profondamente la Paterna attenzione che veniva loro offerta, oltre all’ incoraggiamento per il lavoro di diffusione del Messaggio nei loro vari paesi.

I rappresentanti Nazionali avevano il privilegio di salire sul palco e leggere i loro rapporti annuali riguardanti le attività Sufi nei loro Paesi. 

In cambio, il Maestro offriva gratitudine e benedizioni, che toccavano il loro cuore profondamente.

Sono passati quasi cento anni, ma l’energia di quei giorni felici continua a irradiarsi, travolgendo tutti noi in questo Viladat, quando apriamo i nostri cuori alla Chiamata del nostro Maestro.





Murshid Hidayat Inayat Khan