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L'accordatura del Cuore (1)

Nessuno in questo mondo può essere definito senza amore; nello stesso tempo, chiunque non è necessariamente pieno d’amore. O il fuoco è bruciato fino alla fine e il cuore si è tramutato in cenere, o il cuore ha una scintilla d’amore nella sua parte più profonda proprio come una pietra ha una scintilla di fuoco che quasi mai si manifesta. Ci si potrebbe chiedere se essere simpatetici non sia una debolezza, perché è la persona simpatetica che è arrendevole e chi è privo di simpateticità resta aggrappato a se stesso; ma a volte chi si arrende è più forte di chi pensa che non deve arrendersi. Molto spesso una persona non è arrendevole a causa della paura, del dubbio, o della mancanza di fiducia in sé stessa, e spesso è la persona impavida e coraggiosa che si arrende. Non è sempre una debolezza, sebbene in alcuni casi possa essere così. 

Il sentimento è spesso svilito quando è paragonato alla ragione. Questo è uno sbaglio, perché dove c’è vero sentimento, è molto più forte, molto più potente del ragionamento. Chi passa da una ragione all’altra, e poi ancora a un’altra ragione, spesso risulta essere molto debole. Inoltre un uomo razionale non ha magnetismo, ha soltanto razionalità. Può argomentare, discutere, parlare moltissimo, ma non attrae. L’uomo di sentimento ha un forte magnetismo, può attirare senza parole perché ha in sé qualcosa di vivo. Nell’uomo di sentimento si trova l’elemento divino, la qualità del cuore. 

Qualcuno si recò dal grande poeta Persiano Jami e gli chiese se lo avrebbe accettato come discepolo e gli avrebbe insegnato la verità spirituale. E Jami chiese: “ Hai mai amato nella tua vita?”. Egli disse: “ No, mai”. Jami disse: “ Va e prima ama. Prima lascia che il tuo cuore sia accordato, sia fuso. Poi vieni da me. Allora ti mostrerò il sentiero spirituale”. 

La simpateticità è la qualità più importante da coltivare per sviluppare la facoltà spirituale; ma se mi chiedessero che cosa intendo con simpateticità, è qualcosa che non sono in grado di spiegare. Tutte queste parole sono nomi diversi, aspetti diversi di un’unica e medesima cosa. Ciò che viene chiamato simpatetciità, gentilezza, misericordia, bontà, pietà, compassione, delicatezza, umiltà, comprensione, gratitudine, servizio, in realtà è amore. E che cos’è l’amore? L’amore è Dio. 

Qualcuno dirà: “ Sì, un tempo ero molto amichevole e affettuoso”. E se gli chiedete: “Perché adesso no?”, risponderà: “ ho scavato ed ho trovato fango”. Ma ovunque scavate c’è acqua. Si deve soltanto scavare abbastanza a fondo, finché non si è trovato l’acqua. Se non si scava fin quando si trova acqua, si ottiene solo fango. Coloro che sono delusi dalla natura umana e che permettono al loro cuore di diventare freddo per questo motivo, hanno perso moltissimo. Qualcuno una volta mi ha detto: “ Ho perso il mio amico, e da allora ho perso la mia simpateticità verso la natura umana”. E io ho detto: “ La tua prima perdita non era così grande, ma ti commisero per la tua seconda perdita. Era allora che avresti dovuto conservare la tua simpateticità”. 

Ci sono cinque diverse aspirazioni che i saggi possono avere nella loro ricerca della spiritualità: ricercare la conoscenza, ricercare la vita, ricercare la felicità, ricercare la pace e ricercare un ideale. E tutti queste cinque aspirazioni si possono cercare soltanto nel proprio cuore, e soltanto quando il cuore è accordato ad un certo tono. Si può affermare: “ Cerco la conoscenza”, ma ci sono due tipi di conoscenza. Il primo tipo di conoscenza è quello dei nomi e delle forme, in altre parole, la conoscenza dei fatti. Ma c’è differenza tra fatto e verità. Nel nostro linguaggio quotidiano spesso confondiamo queste due parole, e diciamo verità per fatto e fatto per verità. Per raggiungere la conoscenza più elevata non dovremmo cercare di acquisirla nello stesso modo in cui cerchiamo di acquisire la conoscenza esteriore di nomi e forme. La conoscenza esteriore la otteniamo imparando; la conoscenza interiore la otteniamo disimparando. La conoscenza interiore possiamo ottenerla soltanto quando il cuore è accordato alla sua giusta tonalità. I criminali e coloro che sono ripugnanti e tutto coloro che lavorano al loro fallimento, si scoprirà che quasi sempre sono privi della qualità del cuore. E’ a causa della mancanza della qualità del cuore che sopraggiungono tutte le inclinazioni che trascinano una persona verso il basso. Per quanto un uomo possa essere molto qualificato o per quanto intelligente sia, qualunque sia la sua professione, non ha importanza; se manca la qualità del cuore una persona decadrà. Il risultato finale è che questa persona va verso il basso e non verso l’alto. Non può essere altrimenti. 

La conoscenza interiore è oltre le parole, e cercare di esprimerla a parole è come cercare di mettere il mare in una bottiglia. E’ impossibile esprimerla a parole. E’ qualcosa che possiamo comprendere soltanto da soli, e dunque solo quando abbiamo accordato il nostro cuore al giusto tono. Come può qualcuno spiegare cosa significa una nota alta? Non si può spiegarlo; dobbiamo cantare noi stessi e scoprire cos’è un acuto; quando siamo noi stessi a produrlo sappiamo cosa significa. Così la conoscenza interiore si dovrebbe acquisire con l’accordatura del cuore, perché il cuore sa che cos’è. Molti hanno cercato di descrivere la conoscenza interiore affermando di essere una cosa sola con Dio, o una parte di Dio, o di essere Dio. Ma tutte queste sono espressioni arroganti. Perché cercare di esprime a parole quello che non può essere espresso? Oltre alla conoscenza interiore, anche un sentimento profondo come la gratitudine, la simpateticità, l’ammirazione, il rispetto, può essere espresso a parole? Le parole limiterebbero soltanto questi sentimenti. Il potere che la qualità del cuore possiede è immenso. La gallina, quando si prende cura dei suoi piccoli, non esiterà a lottare contro un elefante in difesa dei suoi pulcini. Il cuore pieno d’amore per i suoi piccoli da alla gallina una tale forza che non vede neppure la grandezza dell’elefante. La sua fiducia nella sua forza è più grande della forza dell’elefante. Coloro che hanno realizzato grandi cose, coloro che hanno tenuto in poco conto la loro vita per un alto ideale, non ci hanno pensato con il cervello; è il loro cuore che l’ha sentito. E’ la qualità del cuore che conferisce coraggio e impavidità, non il cervello. Quindi, se si vuole cercare il potere divino di Dio Onnipotente, lo si dovrebbe cercare nel proprio cuore. 

Confondiamo anche piacere e felicità. A volte diciamo piacere per felicità, o felicità per piacere. In realtà pochissimi in questo mondo sanno che cosa significa felicità. Il piacere è l’ombra della felicità, perché il piacere dipende dalle cose fuori di noi; la felicità viene dalla nostra interiorità. La felicità appartiene alla qualità del cuore; il piacere al mondo esteriore. La distanza tra piacere e felicità è grande come quella tra terra e cielo. Fino a quando il cuore non è accordato alla sua giusta tonalità, non saremo felici. Questo sorriso interiore che si rivela nell’espressione di un uomo, nella sua atmosfera, appartiene alla felicità. Se la posizione sociale ci venisse tolta e la ricchezza andasse perduta nella vita esteriore, questa felicità interiore non ci verrebbe sottratta. E il sorriso del cuore dipende dall’accordatura del cuore, il cuore deve essere accordato alla tonalità in cui è vivo. 

La quarta aspirazione è la pace. La pace è in desiderio profondo della nostra anima, ma non necessariamente nel senso di riposo e benessere, ma in un senso molto più ampio di questo. La pace è qualcosa che libera ogni atomo del nostro corpo e della nostra mente dalla tensione. E’ una sorta di sollievo, una sorta di elevazione. Non è paragonabile a nessun altra esperienza terrena; e come essere sollevati alle sfere più alte, perché è là che una persona fa realmente esperienza della pace. E da dove viene? Viene dalla stessa accordatura del cuore. 

La quinta aspirazione è l’ideale. Ed è ancora la qualità del cuore ad essere necessaria per l’ideale; se non si ha cuore il cervello non sa creare un ideale. E’ il cuore che cerca di raggiungerlo. Cristo ha detto: “ Cerca innanzitutto il Regno di Dio, e tutte queste cose ti saranno date in aggiunta”. Accordandoci all’ideale divino diventiamo così armonizzati che troveremo una strada aperta verso il cuore di ogni persona che incontriamo e una connessione con ogni condizione e con ogni oggetto, realizzando in questo modo una sintonizzazione con l’Assoluto. E così i cinque diversi aspetti della realizzazione spirituale sono tutti realizzati con l’accordatura del cuore. Che cos’è questa accordatura del cuore in realtà? Quando la corda di un violino viene allentata non riproduce il suono che dovrebbe dare, perciò non realizza lo scopo per cui è stata messa sul violino. Può essere usata per quello scopo soltanto se l’abbiamo accordata alla tonalità corretta. La stessa condizione è necessaria con il cuore. Il cuore deve avere un certo risveglio, una certa quantità di vita in sé che può essere creata soltanto dalla simpateticità. Quando nel cuore non c’è questa simpateticità,allora il cuore è come una corda di violino allentata. Molti obbietteranno: “ Ma il nostro cuore non dipende anche dal nostro ambiente quotidiano, dalle circostanze della vita? Se l’ambiente non è piacevole, come possiamo farlo diventare giusto? In effetti, il primo stadio del nostro sviluppo dipende dall’ambiente e dalle circostanze, ma non c’è niente in questo mondo che non possiamo cercare di migliorare. 
Ci sono molte cose che possiamo favorire e migliorare, se solo tentassimo. A volte è difficile, ma spesso pensiamo che sia difficile mentre in realtà non è così. La difficoltà più grande è la perdita della pazienza. Quando la pazienza è esaurita non si possono rendere le cose migliori, e allora rimangono nella stessa condizione; ma quando si vuole davvero rendere migliore il proprio ambiente e si sacrifica tutto ciò che si può per farlo, allora è possibile. Molto spesso ci si aspetta dagli altri molto più di quello che sono in grado di dare, e questo ci rende impotenti e dipendenti. Quando una persona è diventata così indipendente che senza l’aiuto degli altri può conservare intatti i suoi sentimenti, diventa come il sole che arde senz’olio; e in questo è diverso dalle lampade che bruciano grazie all’olio, per cui quando l’olio è finito la loro luce si spegne. 

La relazione tra il cuore e le condizioni del mondo esterno è tale che è la condizione del cuore che influenza le vicende della nostra vita. Quando il cuore è fuori tono, tutto va male; rende stonata l’intera atmosfera. Una volta una signora mi disse: “ Sono stata molto sfortunata questa settimana. Perdo o rompo molte cose; tutto si rompe o va distrutto.” Io dissi: “ C’è qualcosa che non va in te stessa. Sei fuori tono; in particolare questa settimana qualcosa ha disturbato il tuo ritmo”. E riflettendoci si rese conto che era così. 

Più profondamente si studia la vita, più si scoprirà che il cuore ha un’influenza sia sul fallimento che sul successo, sull’ascesa e sulla caduta, sulle condizioni favorevoli e sfavorevoli nella vita. Non appena il cuore è stato accordato, allora le situazioni nella vita migliorano e la malasorte è allontanata. I ragionamenti sbagliati, le persone che diventano stanche e deluse l’una dell’altra, le cose che vanno male, le sconfitte, tutte queste cose spariscono non appena il cuore è accordato. E’ abbastanza difficile mantenere accordato uno strumento delicato come il violino, e il cuore è incomparabilmente più delicato; è lo strumento su cui l’anima, lo spirito, suona. E’ sul modello del cuore che è stata costruita l’arpa che conosciamo, e gli artisti antichi hanno posto nelle mani degli angeli un’arpa o un liuto. Simbolicamente gli angeli rappresentano la qualità del cuore. 

La ragione per cui il cuore influenza la nostra vita è che il cuore è come il seme da cui si è sviluppata la pianta che noi chiamiamo il nostro sé. Pensiero, parola e azione, come i frutti e i fiori, sono l’effetto del cuore; quello che il cuore produce è la stessa cosa che era già in lui. Ad esempio, una persona non può celare sempre i suoi sentimenti. Può fingere di essere un amica, può fingere di essere coraggiosa; qualunque cosa finga di essere è in grado di sostenerla per un certo tempo e non di più, perché ciò che è nel cuore deve uscire una volta o l’altra sottoforma di azioni e parole, dalle labbra, nell’espressione, o nell’atmosfera. Il cuore non manca mai di esprimersi in una forma o nell’altra. E cosa esprime? Quello che possiede, quello che è. Una persona può essere il nostro peggior nemico e per molto tempo può cercare di nasconderlo, ma in un modo o nell’altro verrà fuori. Una persona può esserci amica e preferire dimostrarci indifferenza in una forma o nell’altra, ma il suo amore salterà fuori. Se una persona ha qualcosa contro di noi o se ha un’ammirazione per noi, questo non può rimanere nascosto. Chiuderà le sue labbra, non rivelando nulla nei gesti e non dicendolo mai, ma tuttavia tramite i suoi occhi verrà fuori, tramite l’espressione si rivelerà, tramite l’atmosfera si manifesterà. Il cuore parla più forte delle parole. 

Il nostro cuore è anche strettamente collegato alle persone che incontriamo; a tal punto che nell’industria, negli affari, nella professione, nella scienza, nella vita famigliare e politica, in ogni aspetto della vita le persone che incontriamo sono toccate e influenzate dalla condizione del nostro cuore. Se il cuore non è intonato, che un uomo sia nel suo ufficio, nella fabbrica, a casa, tra amici, nel club, in compagnia, qualunque cosa dica o non dica, o qualunque cosa faccia, la sua sola presenza disturberà l’atmosfera. Quindi il segreto del magnetismo, il mistero dell’attrazione in una persona, è risolto dallo studio del cuore. Molto spesso siamo a disagio in presenza di qualcuno; o la presenza di qualcuno ci attrae senza che quella persona abbia detto una sola parola. Ci sentiamo come se avessimo sempre conosciuto quella persona, come se fossimo sempre stati amici anche se non l’abbiamo mai vista prima. Se siamo in tono, intoniamo anche gli altri; ma se il cuore di una persona non è intonato, allora tutti in sua presenza andranno fuori tono. Questo è il mistero dell’attrazione e della repulsione. 

Spesso vedremo che le persone attraggono un giorno e forse la settimana dopo o un mese o un anno più tardi, c’è repulsione. La ragione per cui quella persona momentaneamente attraeva era che il suo cuore era in tono; ma poi a un dato momento il suo cuore è andato di nuovo fuori tono: è per questo che una persona che una volta è stata attratta, un’altra volta può provare repulsione. E poiché non ne conosce la ragione accuserà sempre gli altri. La natura umana è tale che l’uomo giudica se stesso per ultimo, soprattutto se si tratta di dare la colpa, non pensa mai a se stesso, per prima cosa incolpa l’altro. Se approfondiamo di più questo argomento, scopriremo che non soltanto con gli esseri umani, ma anche con la natura, l’atmosfera, il tempo, il clima c’è l’accordatura del cuore. Anche i fiori la sentono. Molte persone possono tenere dei fiori in mano per molto tempo, mentre altri non fanno in tempo a toccare un fiore che appassisce. Se un fiore appassisce significa che è andato fuori tono. Ci sono storie di saggi in Oriente, che dopo aver lasciato un luogo di riposo e pace dove erano stati, forse sotto l’ombra di un albero o in un villaggio, ritornavano dopo dieci anni e trovavano questo luogo in cattive condizioni; ma nel momento in cui essi ritornavano diventava ancora fertile e il luogo prosperava. Cosa significa ciò? Che erano in tono. 

Quando incominciamo a riflettere maggiormente sulla natura umana e la studiamo di più, ci accorgeremo che non c’è creatura egoista quanto l’uomo sa essere. Nonostante tutta la sua intelligenza e bontà e gentilezza, la creatura più ingiusta e priva di riguardo è l’uomo; privo di riguardo verso i sentimenti dei suoi simili, verso un parente che dipende da lui, o verso qualcuno che è alle sue dipendenze, che si prende cura di lui, o verso qualcuno che si fida della sua parola. L’uomo ha sempre le sue ragioni, la sua convenienza, la sua gioia, il suo obbiettivo davanti a sé; del resto non tiene conto. Ma è la vittima della propria mancanza di considerazione, sebbene non sappia che in realtà questa è la causa di tutto l’insuccesso, la sfortuna, le difficoltà, i problemi o di qualsiasi altra cosa deve affrontare. 

Nella vita ci sono molti debiti da pagare; non soltanto in denaro, ma anche in doveri verso chi ci circonda, doveri verso chi giustamente o ingiustamente, stupidamente o saggiamente si aspetta qualcosa da noi: riguardo, considerazione, amore, servizio, i nostri doveri verso amici e conoscenti, doveri verso gli estranei. Oggi la vita che viviamo tiene così occupate le nostre menti che ogni girono diventiamo sempre meno premurosi, sempre meno attenti. Così le influenze sconosciute che ci colpiscono e che provocano cambiamenti nella nostra vita sono tali che accusiamo questa o quella persona, o le stelle e i pianeti e altre cose; ma in realtà tutto questo riguarda il regno del cuore. Nel momento in cui lo realizziamo, prendiamo in considerazione la nostra relazione con gli altri. Il nostro dovere, il nostro interesse, la nostra virtù nel mondo consiste nell’essere pieni di riguardo e considerazione per ogni parola che diciamo, ogni pensiero che pensiamo, ogni sentimento che abbiamo, riflettendo su quale influenza avrà su qualcun altro e se gli procurerà gioia. Se c’è una religione o spiritualità è questa. 

C’è uno stadio ancora più elevato del nostro sviluppo ed consiste nell’attitudine a uscire ed entrare in sintonia con tutti quelli che incontriamo. Questo deriva dalla comprensione; più comprensione abbiamo della natura umana più simpatetici diventiamo. Anche per coloro che non lo meritano dovremmo avere simpateticità. In questo modo la simpateticità, che simbolicamente è come l’acqua, col tempo si diffonde; si espanderà come l’acqua dell’oceano. Diventa una fonte perenne che scaturisce e scende. Per insegnare questo I saggi indiani trasformarono il Gange e lo Yamuna in luoghi di pellegrinaggio e li chiamarono sacri. Questi fiumi nascono nello stesso luogo sulla cima dell’Himalaya, e da lì si dividono e scendono, diventando ampi corsi d’acqua; e il luogo dove si ricongiungono, vicino a Allahabad, è un luogo di pellegrinaggio. Chi vi si reca viene purificato da ogni peccato. La sua simbologia è questa, che l’acqua che nasce sulla cima dell’Himalaya e come una sorgente d’amore proveniente dal cuore. Ciò che nasce dal cuore è il primo luogo di pellegrinaggio. Poi prosegue come i sacri fiumi Gange e Yamuna, e il luogo dove questi sacri fiumi si incontrano è chiamato Sangam, che significa “ simpateticità”; e il luogo dove il fiume raggiunge il mare è chiamato”Unità con Dio”. E’ una bellissima immagine della vita che possiamo osservare in questa forma simbolica. Se viene interpretata correttamente potremo avere il pellegrinaggio sacro al Gange qui e ovunque; il sacro fiume è la simpateticità che sgorga dal nostro cuore, e la tensione verso Dio è la perfezione, la realizzazione spirituale.