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La purificazione della mente parte II

Il terzo modo di purificare la mente è tramite l’atteggiamento; con il giusto atteggiamento verso la vita. Questa è la via morale e la strada maestra per la purificazione. Una persona può respirare e stare seduta in silenzio in mille posture, ma se non ha il giusto atteggiamento verso la vita non si svilupperà mai; questa è la cosa essenziale. Ma la questione è, qual è il giusto atteggiamento? Il giusto atteggiamento dipende da quanto favorevolmente si considerano i propri difetti. Molto spesso si è pronti a difendere se stessi dai propri sbagli ed errori e si è propensi a ritenere giusto un proprio sbaglio. Ma non si ha lo stesso atteggiamento verso gli altri. Li rimproveriamo quando si tratta di giudicarli. E’ così facile disapprovare gli altri! 

E’ molto facile fare un passo ulteriore e provare antipatia per gli altri e non è affatto difficile fare un ulteriore passo avanti fino ad odiare gli altri. E quando si agisce in questo modo, non si pensa di fare qualcosa di sbagliato. Sebbene sia una condizione che si sviluppa dentro di noi, la si vede soltanto fuori di noi; tutte le cattive qualità che accumuliamo dentro di noi, le vediamo in un’altra persona. Quindi l’uomo si trova sempre in un’illusione; è sempre contento di sé e critica sempre gli altri. E la cosa straordinaria è che chi biasima di più è chi è più meritevole di biasimo. Ma questo è meglio espresso al contrario: perché più si biasima più si diventa meritevoli di biasimo.

C’è una bellezza di forma, di colore, di linea, di maniere, di carattere. In alcune persone la bellezza manca, in altre persone ce n’ è di più; è solo il confronto che ci fa pensare che una persona è migliore dell’altra. Se non facessimo un confronto, tutte le persone sarebbero ottime persone. Molto spesso il nostro confronto non è giusto per la semplice ragione che se anche oggi stabilissimo nella nostra mente che cosa è bello e buono, saremmo soggetti a cambiare questa concezione nell’arco di un mese, di un anno. Questo ci dimostra che quando guardiamo qualcosa, siamo in grado di apprezzarla se la sua bellezza si manifesta alla nostra vista. 

Non c’è da sorprendersi se una persona arriva ad uno stadio in cui dice: “ Tutto quello che vedo in questo mondo, lo amo nonostante tutti i dolori, i contrasti e le difficoltà; tutto merita di essere vissuto”; ma un’altra persona dice: “E’ tutto orribile, la vita è brutta; non c’è un briciolo di bellezza in questo mondo.” Ognuno ha ragione dal suo punto di vista. Entrambi sono sinceri. Ma sono in disaccordo perché guardano il mondo in modo diverso. Ognuna di queste persone ha la sua ragione per approvare la vita o disapprovarla. Soltanto che una trae beneficio dalla visione della bellezza e l’altra ci rimette non apprezzandola, non vedendo la bellezza in essa. 

Con un atteggiamento sbagliato, quindi, una persona accumula nella sua mente impressioni indesiderabili che provengono dalla gente, perché nessuno in questo mondo è perfetto. Ognuno ha un lato che può essere criticato e che ha bisogno di essere aggiustato. Quando si guarda questo lato, si accumulano impressioni che rendono sempre più imperfetti perché raccolgono imperfezione; e allora questo diventa il proprio mondo. E quando la mente è diventata una spugna piena di impressioni indesiderabili, allora anche quello che emana è indesiderabile. Nessuno può parlar male di un altro senza fare proprio questo male; perché chi dice cattiverie sul conto di altri è lui stesso cattivo. Pertanto la purificazione della mente, da un punto di vista morale, dovrebbe essere appresa nella propria vita quotidiana; cercando di considerare le cose in modo comprensivo e favorevole, considerando gli altri come si considera se stessi, mettendosi nei loro panni invece di accusare gli altri vedendo le loro debolezze. 

Le anime sulla terra nascono imperfette e mostrano imperfezione, e da questo si evolvono in modo naturale, arrivando alla perfezione. Se fossero tutte perfetti non ci sarebbe stato scopo alcuno nella loro creazione. E la manifestazione ha avuto luogo affinché ogni essere qui sulla terra potesse elevarsi dall’imperfezione alla perfezione. Questo è lo scopo e la gioia della vita e per questo il mondo è stato creato. E se ci aspettassimo che ogni persona sia perfetta e che le condizioni siano perfette, allora non ci sarebbe gioia nella vita né scopo nell’essere venuti al mondo.

Purificazione della mente quindi significa purificarla da tutte le impressioni indesiderabili; non soltanto dai difetti degli altri, ma si deve arrivare allo stadio in cui si dimenticano i propri errori. Ho visto delle persone virtuose che si sono accusate dei loro errori al punto da diventare loro stessi l’errore. Concentrarsi continuamente su un errore significa imprimere l’errore sulla mente. La regola di condotta migliore è dimenticare gli altri e dimenticare se stessi e disporre la nostra mente ad accumulare tutto ciò che è buono e bello. 

Tra i ragazzi di strada in India c’è un’occupazione molto significativa. Prendono la terra da un certo posto e cercano in essa dei metalli come l’oro e l’argento, e per tutto il giorno le loro mani stanno nella polvere. Ma che cosa cercano? Cercano oro e argento. Se in questo mondo di imperfezione cerchiamo tutto ciò che è buono e bello, avremo molte probabilità di essere delusi. Ma nello stesso tempo se continuiamo a cercarlo, non badando alla polvere ma cercando l’oro, lo troveremo. E dal momento in cui cominciamo a trovarlo, ne troveremo sempre di più. E arriva un momento nella vita di un uomo in cui riesce a vedere qualcosa di buono nell’uomo peggiore del mondo. E quando è arrivato a questo punto, anche se il bene fosse coperto da mille veli, si approprierebbe di ciò che è bene, perché cerca il bene e attira ciò che è bene.

( da Purificazione della Mente – parte II)