SITO IN AGGIORNAMENTO

SITO IN AGGIORNAMENTO - Non tutte le sezioni sono disponibili per aggiornamento - nuovo sito web presto on line

Il Cuore

da Insegnamenti Sufi vol 8

Da un punto di vista mistico, la personalità si forma intorno al cuore. Per un materialista il cuore è un pezzo di cane nel petto, ma per il mistico il cuore è il centro della persona attorno a cui si forma la personalità. 

Consapevolmente o inconsapevolmente l'uomo ama la parola 'cuore', e se chiedessimo a un poeta di escludere questa parola e scrivere una poesia senza usarla, né lui né gli altri sarebbero mai soddisfatti. Poche persone ci pensano; tuttavia i poeti che sono molto piaciuti all'umanità, hanno usato molto la parola 'cuore'. Perché che cos'é l'uomo? L'uomo è il suo cuore. Un cuore morto significa un uomo morto, un cuore vivo un uomo vivo. 

La gente va in cerca di cose miracolose e sorprendenti, di ogni sorta di prodigi. Tuttavia il prodigio più grande, lo stupore più grande, la meraviglia più grande si può trovare nel proprio cuore. Se c'è qualcosa che può accordare l'uomo a una tonalità più alta, che può accordare le corde della sua anima alla nota giusta, è soltanto l'accordatura del cuore. Chi non ha raggiunto il suo cuore non ha raggiunto Dio. Le persone possono essere parenti, amici, coniugi, collaboratori, e tuttavia essere completamente separate; la vicinanza nello spazio non fa diventare vere amiche le persone. C’è solo un modo di farsi vicini ai propri amici, ed è tramite il cuore. Se c’è qualcosa che è meravigliosa più di tutte in cielo e sulla terra, è il cuore. Se in qualche luogo si può trovare un miracolo, è nel cuore. Perché quando Dio ha accordato il cuore, che cosa c’è che non si possa trovare in esso? 

Il Nizam di Hyderabad una volta scrisse: “ Se solo si sapesse com’è grande il cuore! Può contenere, cielo e terra, tutto il mare e tutta la terraferma”. 

La grandezza o la meschinità degli uomini non dipende da cose esteriori. Qualsiasi rango o posizione un uomo abbia, se il suo cuore non è grande lui non può essere grande; e se il suo cuore è grande egli rimane grande in tutte le circostanze. E’ il cuore che rende grandi o piccoli. 

I cuori possono essere di diversi tipi; c’è il cuore d’oro, il cuore d’argento, il cuore di rame, il cuore di ferro. 

Il cuore d'oro mostra il suo colore e la sua bellezza; è prezioso e nello stesso tempo è tenero. Il cuore d'argento mostra qualità inferiori paragonate al cuore d'oro; tuttavia le monete sono fatte d'argento; esso è utile. I centesimi sono fatti del cuore di rame, e anche i centesimi sono utili nella vita di ogni giorno; sono usati anche di più delle monete d'oro e d'argento. Il rame è forte e duro, e servono molte martellate per modellarlo e per farne qualcosa. E poi c'é il cuore di ferro, che deve essere messo nel fuoco prima di poter fare qualcosa con esso. Quando il ferro diventa caldo nel fuoco ardente, allora si può farne qualcosa; ma il fabbro deve essere sempre pronto: non appena il fuoco incomincia ad ardere, deve subito iniziare. se lo lascia andare, diventerà freddo in un attimo. 

E oltre a questi aspetti ci sono il cuore di pietra e il cuore di cera. 

Il cuore di pietra deve essere spaccato; deve essere tagliato; niente lo raggiunge. Freddo, caldo, fuoco, sole o acqua hanno scarso effetto sul cuore di pietra. 

Quanto al cuore di cera, si scioglie non appena il sole vi cade sopra, e una volta sciolto si può modellarlo nel modo che si vuole. C'é poi il cuore di carta che vola come un aquilone nel vento: verso nord, verso sud, verso est, verso ovest. Lo si può controllare finché il filo è abbastanza forte per trattenerlo; ma quando non c'è vento cade giù. 

Questi esempi sono sufficienti? No, ci sono innumerevoli cuori, ognuno di qualità diversa, e quando incominciamo a distinguere le qualità del cuore, incominciamo a vedere miracoli, fenomeni viventi, in ogni attimo della nostra vita. C'é qualcosa che si possa paragonare al cuore? Muore e di nuovo vive; è lacerato e di nuovo guarito; spezzato e reso intero; può elevarsi e può precipitare, e dopo essere caduto può risollevarsi ancora; e dopo essersi risollevato può precipitare ancora immediatamente. C'é un cuore che può avanzare strisciando, un altro che può camminare, un altro che può correre, un altro che può volare, e tuttavia non possiamo limitare l’azione del cuore. Non possiamo immaginare come il cuore possa essere in un attimo illuminato e oscurato! E’ un labirinto in cui entriamo e quando siamo dentro non riusciamo più ad uscire. 

Il cuore può essere confusione e può essere paradiso, può essere il cielo stesso; e se chiedessimo dove poter vedere l’anima manifestarsi alla vista, è nel cuore. Dov’è il paradiso, dov’è il cielo, dov’è l’amore, e dov’è Dio? A ciascuna di queste domande possiamo rispondere dicendo: nel cuore dell’uomo. Immaginate quanto è meraviglioso e nello stesso tempo oscuro! Se definiamo il cuore scintilla di fuoco, allora possiamo vedere i suoi diversi aspetti quali la comprensione sotto forma di calore, il desiderio ardente sotto forma di fuoco, l’affetto sotto forma di ardore, la devozione sotto forma di fiamma, la passione sotto forma di fumo che acceca i nostri occhi. Ciò che dà il coraggio di rimanere saldi in battaglia, di lottare durante la vita, di sopportare tutto ciò che accade, ciò che ci dà la forza di avere pazienza, cos’è? E’ il cuore. Se il cuore crolla, crolliamo; se il cuore si solleva ci solleviamo. 

Quando il cuore si volge verso un ideale, un obbiettivo, uno scopo, si sviluppa; quando il cuore va da un punto all’altro, si indebolisce, perché allora l’elemento fuoco del cuore muore. La piccola scintilla viene fatta diventare una fiamma quando ci si soffia sopra; e tuttavia il fuoco soffiando si spegne. Perché? Perché il soffiare dell’uomo indirizza l’aria in un solo punto, ma il vento soffiando tutto attorno spegne il fuoco. 

Quando l’uomo dice: “ Amo tutti”, si può esser certi che non ama nessuno; ma quando dice: “ Amo mia madre, mio padre, mio figlio, mia figlia, il mio amico, o il mio amato”, allora ha fatto il primo passo sul sentiero dell’amore. Ma nessuno nel mondo può affermare di amare e contemporaneamente conoscere l’amore. Nel momento in cui si conosce che cos’è l’amore si smette di arrogarsene il diritto. Prima di poter dire: “ Amo” si deve esser capaci di dimostrarlo saltando nel fuoco e perdendo in esso il proprio sé. 

Un poeta Indù dice: “La prima iniziazione nell’ordine degli amanti è diventare nulla”. E un altro poeta dice: “ O Amore, mi hai insegnato per prima la lezione che molti imparano alla fine.” 

Quando qualcuno dice: " se sarai buono con me sarò gentile con te, ti rispetterò”, é una proposta d'affari. E quando una persona dice: " Voglio che qualcuno mi ami" commette un grande errore, perché non sarà mai amata; potrebbe aspettare per l'eternità. L'amore non chiede mai di essere amato. L'amore è più indipendente di qualsiasi altra cosa, ed è l'amore che ci rende indipendenti. 

C'è un amore che è come un neonato. Deve essere preso in braccio; non riesce a stare in piedi; se non lo si prende in braccio piange. Non è maturo, non è sviluppato, non è ancora amore. E poi c'è l'amore che è come un bambino che non ha ancora imparato a camminare. Deve restare attaccato al tavolo o alla sedia per rimanere stabile; anche questo amore non è sviluppato. Ma poi c’è l’amore che è saldo sui suoi piedi e cammina da solo; questo è l’amore indipendente, e su di esso si può fare affidamento. 

L’amore mostra la sua qualità con la costanza. Dove non c’è costanza non c’è amore. La gente ha capito il significato dell’ amore in modo sbagliato; il vero significato è vita stessa. Sentire che si è vivi, questo sentire è in se stesso amore. 

Allora, che cos’è l’amore? L’amore è Dio, e Dio è amore. Finché si è presi da pensieri e azioni egoisti non si comprende l’amore. L’amore è sacrificio, l’amore è servizio. L’amore si rivela nella considerazione per il piacere e il dispiacere dell’amato. E questo amore è visibile in molti aspetti della vita, una volta che lo si è capito. L’amore per coloro che contano su di noi, per coloro con cui si viene a contatto in tutte le situazioni della vita, l’amore per il proprio paese, per la propria razza, per l’umanità; può estendersi anche all’amore per tutte le piccole creature, per il più piccolo insetto che vive. E così la goccia d’acqua diventa l’oceano, così l’uomo limitato può espandersi attraverso l’amore. Più la comprensione si espande, più arriva fino al cielo, finché l’uomo diventa grande quanto l’Assoluto. 

I Sufi invece che insegnare la lezione dell’indifferenza, hanno insegnato la lezione dell’amore e della comprensione, e l’hanno chiamata coltivazione del cuore. Nella terminologia Sufi viene chiamata Suluk, che significa maniera divina, maniera amorevole. Quando un comportamento raffinato è diretto dalla qualità del cuore, diventa un comportamento amorevole, la maniera di Dio, e tutti gli attributi quali la gentilezza, la tolleranza, la cortesia, il perdono, la benevolenza e la compassione derivano da essa. 

I grandi maestri e profeti non sono diventati ciò che erano coi loro miracoli, coi loro prodigi; quello che in loro era molto evidente era un atteggiamento amorevole. Leggete le vite dei profeti. 

Guardate al modo di fare che Gesù Cristo aveva con coloro che si rivolgevano a lui. Quando i peccatori che erano stati condannati ed espulsi dalla società venivano condotti dal Maestro, lui li risollevava con la sua compassione. Stava dalla parte degli accusati. I pescatori che erano col Maestro non lo capirono mai, e neppure la persona più colta ci riuscì. Tuttavia il Maestro visse con loro e alla fine conquistò i loro cuori. E questo con il suo comportamento amorevole. 

Pensate al Profeta Maometto la cui figlia amatissima fu uccisa da un Arabo davanti ai suoi occhi; e quando l’Arabo disse: “ Non l’ho fatto apposta. Mi perdonerai?” il Profeta lo perdonò immediatamente. Quando diventò un conquistatore e un giudice e i suoi nemici, che lo avevano maltrattato e scacciato dal paese, furono portati al suo cospetto in fila e gli chiesero: “ Cosa ci farai?”, il Profeta rispose: “ Siete miei fratelli; Dio vi perdonerà”. 

Pensate anche alla compassione del Buddha anche verso i più piccoli insetti. 

Per la realizzazione sul sentiero spirituale lo studio è secondario e i poteri magici di nessuna importanza. Il principio essenziale e più importante è coltivare le qualità del cuore, e c’è un modo solo per coltivare queste qualità del cuore: diventare sempre più altruisti ad ogni passo che facciamo. Perché ciò che impedisce di avere un comportamento amorevole è il pensiero di sé. Più pensiamo al nostro sé, meno pensiamo agli altri, finché alla fine del viaggio il nostro sé ci verrà incontro come un gigante, un gigante che dimostrerà di essere più forte. Ma se con il primo passo che facciamo sul sentiero spirituale lottiamo con questo gigante, possiamo sconfiggerlo soltanto con il potere dell’amore. 

L’amore è il corso d’acqua che quando si è sollevato ricade ancora come una fontana, di cui ogni goccia forma una virtù. Le virtù insegnate nei libri non hanno lo stesso potere, ma le virtù che sgorgano spontaneamente dalla sorgente dell’amore nella profondità del cuore sono l’amore stesso. Un detto Indù dice: “ Non importa quanta ricchezza hai, se non hai il tesoro della virtù, non serve a nulla”. La vera ricchezza è la fontana sempre crescente dell’amore, da cui provengono tutte le virtù.