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Ottimismo e pessimismo

Quando si parla di ottimismo e pessimismo vorrei dire che ci sono momenti in cui le condizioni non consentono all'uomo di avere speranza, anche se per natura è ottimista. Chi si trova in una situazione in cui tutto sembra andare contro le sue prospettive nella vita non può tenere gli occhi aperti, vedere la condizione e allo stesso tempo avere una visione ottimistica. Quando le condizioni nella vita sono sfavorevoli e tutto si oppone a noi è molto difficile avere un atteggiamento di speranza nella vita. Esteriormente le condizioni sono contrarie alla fede; interiormente la ragione sostiene le condizioni. Perché la ragione è schiava di tutto ciò che le sta davanti. Pertanto, se in tali circostanze una persona ottimista non mostra più ottimismo, non è da biasimare.

Senza dubbio, chi, nonostante tutte le condizioni contrarie e nonostante la sua ragione sia incapace di trovare una via, percorre ancora il sentiero della speranza, è molto più avanzato dell’anima ottimista. Perché, che lo sappia o no, tiene la corda che è attaccata al Cielo, e che è la sola fonte di salvezza. Questa corda è la fede e la fiducia nella grandezza e nel potere di Dio, che è dentro di noi. E sebbene molte cose posano sembrare contro di lui, tuttavia la sua fede in Dio col tempo può volgere tutte le cose a suo favore. È negare quello che non si desidera che accada; persino fino momento in cui l’avvenimento bussa alla, e ancora negarlo.

Questa persona trasformerà questa felicità in qualcosa che ha desiderato. Trasformerà la sfortuna in buona fortuna, la malattia in salute, e la morte in vita. Non esiste qualcosa di impossibile; tutto è possibile. L’impossibile è creato dalla limitazione della nostra capacità di comprensione. L’uomo, accecato dalla legge del meccanismo della natura, dalla legge delle conseguenze che ha conosciuto nei suoi pochi anni di vita sulla terra, incomincia a dire: “Questo è possibile”, e “Questo è impossibile”. Se dovesse elevarsi oltre i limiti, la sua anima non vedrebbe nient’altro che il possibile. E quando l’anima si è elevata abbastanza in alto da vedere tutte le possibilità quell’anima ha sicuramente colto un barlume di Dio. Dicono: “Dio è Onnipotente”. E io dico: “Dio è tutto il possibile”. La possibilità è la natura di Dio; e l’impossibilità è l’arte dell’uomo. L’uomo arriva fino a un certo punto e non può andare oltre.

L’uomo fa un fiore di carta, dandogli un colore più naturale possibile; tuttavia dice che non è possibile renderlo profumato. Perché ha i suoi limiti. Ma Dio che è il Creatore del fiore e colui che dà il profumo, ha tutto il potere. E l’uomo, che è indebolito da questa limitatezza, diventa sempre più limitato quanto più ci pensa. In questo modo si crea lo spirito del pessimismo. L'uomo che è coscio di Dio Onnipotente, e che nella contemplazione di Dio perde la coscienza del proprio sé, eredita la potenza di Dio. Ed è in questa forza e convinzione che nasce lo spirito di ottimismo.