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Il mistero del respiro ( I parte )

Per un mistico il tema del respiro è il più profondo tra i temi che riguardano misticismo e filosofia, perché il respiro è la cosa più importante nella vita. La vera vita di un uomo è il respiro. Egli vive quando il respiro è presente, e in assenza di respiro l’uomo viene definito un cadavere. Dopo la morte gli organi del corpo sono gli stessi di prima; la sola cosa che manca è il respiro.

Il respiro è quello che dentro di noi mantiene tutte le parti del corpo connesse l’una all’altra, perché lavorino insieme in stretta dipendenza l’una dall’altra; il respiro è ciò che permette all’uomo di muoversi, di mettere in azione i suoi muscoli, di mantenere l’intero meccanismo del corpo sempre in attività. Non esiste altra forza o potenza che il potere del respiro che si occupi di tutto questo.

Il mistico sa che è la regolarità della respirazione che determina una buona salute; e che l’irregolarità della respirazione provoca tutte le malattie. Molti istruttori e allievi di attività fisiche sanno che non sono gli esercizi e la pratica di quella disciplina a determinare lo sviluppo muscolare e a conferire forza e vigore al corpo; sanno, come i mistici del passato in India, che è una questione di respiro. Esercitarsi per un momento con l’aiuto del respiro farà di più che una giornata intera di esercizi svolti senza considerare l’aiuto della respirazione. Nel secondo caso i muscoli non possono essere sviluppati, mentre nel primo caso il corpo fisico si sviluppa col minimo allenamento fisico. Che questo è vero, è facilmente dimostrabile osservando i facchini alle stazioni ferroviarie in India.

A volte un uomo trasporta sulle spalle un peso che di norma con la sua struttura fisica non riuscirebbe a portare. Eppure quest’uomo non soltanto può sollevarlo, ma lo porterà anche camminando. E quando lo si osserva si scoprirà che il segreto consiste nel suo modo di respirare. Se non respirasse nel modo giusto non potrebbe trasportare un peso simile neppure per un brevissimo tratto.

Dato che l’uomo non può vederlo non crede che il respiro possa dare potere. Attribuisce importanza solo alle cose che può vedere, sentire, toccare. È così materialista che non riesce a vedere nulla oltre a quello che gli occhi fisici sono in grado di vedere. È come un cieco che può solo sentire e non vedere. Non può vedere che quella forza è qualcosa di più grande di una roccia. Com’è difficile per l’uomo percepire la verità delle parole della Bibbia che affermano che la fede smuoverà le montagne! Crede che le montagne siano più forti della fede. E lo stesso accade con tutte le altre cose fini e sottili della vita. Quanta importanza viene data allo studio delle scienze fisiche, mentre la conoscenza spirituale, la conoscenza più elevata, viene trascurata. È sempre stata data molta importanza allo sviluppo della forza fisica.

Quando poi prendiamo in considerazione la mente, scopriamo che il respiro ha a che fare anche con la mente. Il mistico sa che il respiro che percepiamo inspirando ed espirando dalle narici non è il respiro essenziale, ma solo il risultato di una corrente che scorre non soltanto attraverso il corpo, ma anche attraverso tutti i piani dell’esistenza umana. Quello che le narici percepiscono è il risultato dell’attività del respiro. Se così non fosse, non potremmo spiegare come la mente, che è assai più estesa e sottile del corpo, ed è un elemento separato, possa esercitare un effetto sul corpo, e il corpo sulla mente.

Ogni passione, ogni emozione ha il suo effetto sulla mente; ed ogni alterazione della mente, per quanto piccola, ha il suo effetto sul corpo dell’uomo. I medici in ogni epoca hanno riconosciuto che la tubercolosi è spesso il risultato di un costante stato d’ansia.

Che cosa tiene connesse mente e corpo? Che cosa mantiene sempre attiva la mente? Che cosa fornisce alla mente l’energia per creare immaginazioni, per creare pensieri, e non solo per crearli ma anche per conservarli con la facoltà che chiamiamo memoria; per mantenere la conoscenza ottenuta con la facoltà che chiamiamo ragione; per avere emozioni, che a volte possiamo sentire e a volte no? Dove tiene la mente tutte queste cose? Quale forza può esserci dietro tutte loro? Non è forse il respiro? Per questo il mistico studia il respiro, comprende e controlla il respiro, per avere controllo non soltanto sul corpo fisico ma anche sulla mente.

Dal punto di vista mistico, è evidente che c’è una forza, una corrente, un’affinità, che pervade e unisce tutti gli alberi e le piante di una foresta e che fa sì che ci sia il deserto senza di esse; che fa sì che le miniere di carbone abbiano il carbone, le miniere d’oro abbiano l’oro, che le miniere di zolfo abbiano zolfo. Questa forza, questa energia tiene uniti tutti questi elementi.

Lo stesso accade con le maree. Questo spiega perché le acque scorrono nella stessa direzione, se all’inizio tendevano verso sud, est, ovest o nord; spiega perché la superficie delle onde mantenga un ritmo. Ovunque guardiamo, sia che si tratti di cambi di stagione, di cambiamenti di clima, o anche di cicli costanti che la terra descrive nel suo viaggio, tutto questo mostra la stessa corrente sottostante, la corrente dell’intera natura, che è il vero respiro. Tutto l’universo procede con un certo ritmo; c’è una corrente, che tiene in movimento tutto l’universo.

È un unico respiro e tuttavia sono molti respiri.

Poi prendiamo in considerazione come le parti di un albero restino unite. Un unico albero e tuttavia i suoi rami, i suoi frutti e i suoi fiori vanno tutti in direzioni diverse. Ogni ramo ha una direzione diversa e tuttavia tutti restano uniti. Cos’è che dirige il vigore e la forza di un ramo e non degli altri in quella direzione, dato che tutti sono attaccati allo stesso tronco? Non è la corrente vitale che scorre in esso che dà una direzione al loro percorso? Fin quando scorre nell’albero, l’albero produce fiori e frutti.

Lo stesso accade con gli animali, gli uccelli, l’uomo. La stessa corrente vitale scorre attraverso tutti. L’uomo, come dicono le scritture, è l’essere ideale. È ideale perché gli è stata data l’intelligenza per percepire il segreto del respiro, che agli animali e agli uccelli rimane celato. La vita di tutte le creature è misteriosa e piena di meraviglia, ma soltanto l’uomo è stato benedetto con l’intelligenza che conferisce la possibilità di comprendere il segreto del respiro. Se esiste qualcosa di più durevole della nostra vita transitoria è questo, il segreto del nostro essere. È con esso che l’uomo è in grado di avere padronanza sulla vita, sia qui che nell’aldilà.